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Louvre

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Toro androcefalo alato

713-707 a.C.

Dopo un periodo di crisi, l'impero assiro riprese l'espansione sotto i regni di Teglat-Phalasar III (744-727) e Sargon II (721-705). Quest'ultimo poté quindi impegnarsi a costruire una prestigiosa capitale, denominata in suo onore Dûr-Sharrukîn, "la fortezza di Sargon" (ora Khorsabad). Tutto il palazzo era caratterizzato dal gigantismo e della regale maestà.

La città era circondata da un potente bastione quadrangolare con sette porte monumentali e conteneva una cittadella, anch'essa fortificata. La possente fortificazione ospitava un vasto complesso palaziale, costruito su una terrazza che superava l'altezza del muro esterno. Le porte della città, così come gli importanti ingressi del palazzo, in particolare quelli della sala del trono, erano custoditi da tori alati con teste umane chiamati anche Lamassu o Shedu. Questi erano antichi geni protettivi incaricati di proteggere il palazzo da qualsiasi minaccia esterna. Molto più grandi di quelli di Nimrud, sono direttamente integrati nell'architettura poiché la parte superiore del loro corpo funge da base per la volta di mattoni crudi con cui sono realizzate le porte. Questi colossi ibridi, coronati da una pesante tiara cornuta, emblema della divinità, hanno un volto umano animato da un sorriso benevolo e arcaico. Progettati per essere visti sia di profilo (in movimento) che da avanti (stanti, a riposo), vengono rappresentati con un totale di 5 gambe. Questi geni protettivi trasmettono allo spettatore forza e serenità, dando l'impressione dell'estrema possenza dell'impero assiro in quel momento in piena espansione.

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