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Louvre

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La Vergine delle Rocce

di Leonardo da Vinci, 1483-1486.

Le opere di Leonardo (1452-1519) devono essere collocate nel XVI secolo, in un periodo molto fiorente della pittura italiana. Questa innovazione arrivò grazie anche alle nuove idee della Riforma e della successiva Controriforma. Il re Francesco I fu un grande ammiratore della pittura italiana e portò in Francia Leonardo da Vinci per dipingere alla sua corte nel 1516. Un ospite reale.

Nella Vergine delle Rocce, il paesaggio è una parte essenziale della composizione. Maria con Gesù ed il piccolo San Giovanni sono all'interno di una grotta sotto la protezione dell'arcangelo Gabriele, inginocchiato sulla destra. I volti esprimono la stessa tranquillità della Gioconda, ma qui la grotta scura e il paesaggio roccioso aggiungono una qualità drammatica che sembra annunciare il destino di questi due bambini, Gesù e San Giovanni. A differenza di altre rappresentazioni di questa scena in cui le figure sono ambientate in un deserto, Leonardo cambia lo sfondo realizzando un paesaggio minerale. Questo quadro fu molto innovativo per i membri della chiesa dell'epoca. La meravigliosa interazione di mani e sguardi in questa composizione è un esempio del nuovo approccio del narratore nel raccontare storie. San Giovanni è raffigurato mentre guarda Gesù come riconoscendo il suo futuro sacrificio per l'umanità.

Leonardo da Vinci dimostra il suo uso magistrale della pittura e la sua eccezionale comprensione della luce e dell'ombra. È l'uomo del Rinascimento per eccellenza, artista-ingegnere, che studiando la natura ha inventato la tecnica conosciuta come "Sfumato". Questa tecnica, che possiamo ammirare anche sullo sfondo di quest'opera, è realizzata attraverso la stratificazione dei colori e la creazione di lievi transizioni tra i contorni e lo sfondo.

La Vergine delle Rocce era uno dei dipinti più importanti della collezione del re Francesco I. Una seconda versione del quadro può essere ammirata nella National Gallery di Londra.

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