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Orsay

Non perdere nulla

Il letto

Henri di Toulouse-Lautrec.

"È superiore a tutto, niente può competere con qualcosa di così semplice, non c'è niente di meglio, questo è il desiderio." Henri de Toulouse-Lautrec ha uno sguardo pieno di eleganza su questi amori clandestini tra le ragazze dei cabaret e dei bordelli di Parigi, luoghi che il pittore era solito frequentare.

Tra le lenzuola di un biancore caldo e aranciato, due donne si guardano l'un l'altra teneramente. Spostate verso destra, si avvicinano intimamente come se si stessero per svegliare o addormentarsi. Lo spazio ristretto riflette un calore condiviso che condanna la prospettiva. Il punto di vista è troppo vicino e persino indiscreto, quasi da metterci a disagio. Con questa composizione l'artista ci introduce nel mondo più intimo della vita di un bordello.

Una parte significativa della provocazione di Toulouse Lautrec proviene dai soggetti trattati. Sappiamo che l'artista trascorse molto tempo disegnando e dipingendo nelle case di piacere, delle quali amava la vita piena di colore, fertile in eventi tragico-burleschi e di verità umane gaudenti e al tempo steso drammatiche. Questa verità egli l'andava cercando nel cuore più profondo di Parigi, nei letti altrui, se necessario, come in questo caso. Ma Lautrec sapeva come farsi accettare in questi angoli intimi grazie all'intelligenza e all'educazione che aveva ricevuto nel suo ambiente familiare. Il suo senso dell'amicizia e la sua umanità lo hanno certamente protetto e reso ben accetto ovunque. Mostrare una coppia omosessuale in un letto era all'epoca una cosa stravagante, di un voyeurismo quasi perverso. Eppure Toulouse-Lautrec ne fa una canzone d'amore, alla gloria del piacere sensuale, alla gioventù e alla vita "bohémien" sregolata, viziosa, gaudente ma anche libera.

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