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Orsay

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La Porta dell'Inferno

Auguste Rodin. Tra il 1880 e il 1917.

Nel diciannovesimo secolo, il vecchio ufficio di controllo della stazione ferroviaria della Gare d'Orsay fu distrutto da un incendio nel 1871, durante la Comune. Si fecero dei progetti per la costruzione di un Museo delle Arti Decorative. Nel 1888, lo Stato commissionò a Rodin la progettazione di una porta monumentale per l'ingresso al museo. Doveva essere decorata con undici bassorilievi che rappresentassero la Divina Commedia di Dante. Rodin si ispirò alle famose porte che Ghiberti aveva realizzato per il battistero di Firenze nel XV secolo.

Tre anni dopo, Rodin fu finalmente soddisfatto del suo modello iniziale, ma i progetti per il museo furono abbandonati. Le porte scartate divennero un serbatoio creativo per Rodin, fornendo molti gruppi di figure che alla fine si slegarono dall'insieme per diventare opere indipendenti, come "Il Pensatore" e "Il Bacio". "La Porta dell'Inferno", che solo pochi critici privilegiati avevano avuto il permesso di vedere, assunse poi un valore simbolico: quello dello sconfinato genio creativo di Rodin ma anche della sua incapacità di terminare qualsiasi cosa. L'opera non fu esposta fino alla Esposizione Universale del 1900 e nemmeno in questa occasione fu terminata.

Nella parte superiore, il gruppo delle tre figure è un approccio estremamente moderno, rappresentando la tripla ripetizione della stessa figura. Seduto sul bordo nella parte superiore "Il Pensatore" (che rappresenta Dante stesso) è rappresentato sull'orlo dell'abisso. Sul pannello di destra possiamo vedere il conte Ugolino. A sinistra, Paolo e Francesca sono tra i corpi portati dal vento. Tutto emerge dalla lava ribollente. Gli atteggiamenti convulsi trasmettono disperazione, dolore e maledizione. Le forme invadono la struttura al punto di sostituire a volte gli stessi elementi architettonici.

Un'opera simbolista per eccellenza, che lascia l'immaginazione libera di vagare. L'altorilievo lascia percepire il potere espressivo del corpo umano in uno spazio indeterminato tra vita e morte, destabilizzato anche dal gioco di luci e ombre. Il modello in gesso del Museo d'Orsay risale al 1917. Alla fine dunque "La Porta dell'Inferno" sorge sul luogo per il quale fu commissionata inizialmente nonostante non abbia mai avuto la funzione di ingresso per la quale fu creata.

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