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Vatican Museums

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Trittico Stefaneschi

Giotto da Bondone, 1320.

Il trittico Stefaneschi è una delle opere su tavola più importanti del grande maestro Giotto, che doveva servire come pala d'altare per uno degli altari della Basilica di San Pietro a Roma. Il suo nome deriva dal fatto che fu commissionato dal cardinale Giacomo Gaetani Stefaneschi.

La pala aveva un simbolismo politico perché venne commissionata quando il papa era residente ad Avignone, in Francia. Si iniziò quindi ad abbellire la basilica di San Pietro con il fine di convincere il papato a tornare a Roma.

L'opera ha due importanti caratteristiche: una è la figura dello stesso cardinale Stefaneschi, che è rappresentato mentre prega in ginocchio su entrambi i lati della pala d'altare. Altra caratteristica è il fatto che il trittico è dipinto su entrambi i lati, in modo da essere visto non solo dai fedeli, ma anche dai sacerdoti mentre si celebrava la messa. Le scene narrano principalmente della vita degli apostoli Pietro e Paolo. L'opera rispetta una regola non scritta dei polittici: i soggetti santi principali e la figura cardinale sono rappresentati nella parte centrale del trittico, mentre nei pannelli laterali sono esposti i personaggi terreni.

Nella parte davanti del polittico Cristo appare al centro, seduto su un trono, circondato da angeli. Sui pannelli laterali sono rappresentati episodi biblici del Nuovo Testamento, principalmente immagini di martiri e santi.
Sul verso della tavola, si trova San Pietro sul trono circondato da angeli e oranti, mentre sui pannelli laterali sono raffigurati i santi ed i martiri con i loro attributi che permettono di distinguerli.

La rappresentazione del cardinale Stefaneschi che tiene in mano e offre a San Pietro questo stesso dipinto, suggerisce che in origine l'opera aveva una struttura molto più elaborata. La caratteristica di contenere nel dipinto una versione più piccola del dipinto stesso, fornisce uno dei primi esempi medievali conosciuti del cosiddetto "effetto Droste", cioè un'immagine che raffigura a sua volta una piccola immagine di se stessa.

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